venerdì 6 novembre 2015

Avete presente quando lasciate la pizza in frigo e quando tornate a casa scoprite che qualcuno l'ha mangiata? Oggi mi sento un po' così, sto pensando a tutte quelle persone a cui volevo tanto bene e che adesso non ci sono più. Ammetto che non ho un bel carattere e che spesso, senza nemmeno accorgermene, allontano persone che mi vogliono bene. Nonostante ciò però ho anche aspetti divertenti, e faccio ridere le persone quindi in tanti mi reputano simpatica e se questi si possono chiamare amici allora, si, ho tanti amici; ma poche sono le persone di cui si ci può fidare, anzi pochissime. Ho soltanto una vera AMICA, è la mia gemella in pratica, allo stesso tempo è uguale e opposta a me. Vive a un paio di chilometri da me in una cittadina abbastanza popolata mentre io vivo in un paesino di qualche migliaio di anime. L'ho conosciuta a scuola tre anni fa e devo ammettere che mi sembrava una di quelle figlie di papà viziate e presuntuose, insomma la tipica ragazza di città, ma mi sbagliavo. E' intelligente, simpatica, solare e sopratutto non si cura del giudizio altrui; grande sostenitrice dei movimenti anti-omofobia e discriminazione mi ha insegnato tante cose e la ringrazio profondamente per tutto. So di poter contare sempre su di lei e ovviamente la cosa è reciproca, infatti, le racconto tutto ciò che mi succede e le chiedo consigli perché lei ha molta più esperienza di me. Ma allo stesso tempo però è sbadata, menefreghista e superficiale, ma dal momento che io sono una maniaca del controllo riesco a indirizzarla (anche se con scarsi risultati) verso l'ordine e la precisione. Una delle cose che più amo fare con lei è parlare, parlare tanto e di tutto, amo discutere con lei perché ha una grande cultura e intelligenza; parliamo di attualità, ragazzi, amicizie, gerarchie sociali, insomma di tutto e a volte capita di avere opinioni diverse ma alla fine si conclude tutto con una grande risata.
Un'altra mia grande amica purtroppo è partita per l'estero a Ottobre. Le voglio tanto bene e sempre gliene vorrò, non importa cosa separa i corpi perché niente può separare le anime.
Ne abbiamo passate tante assieme e quanti segreti ci siamo scambiate. Mi manca tanto e devo ammettere che due lacrime mi stanno rigando il volto, ma so che a breve la rivedrò quindi mi consolo sapendo che sentirò di nuovo la sua voce e le intreccerò i lunghi capelli neri.
Purtroppo domani devo alzarmi preso perchè la scuola (e la sveglia) mi chiama quindi vi lasciò con questa frase:

"Ci sono persone che non finiscono mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide"
(il mio amato) Johnny Deep


 Lauren Poulain



giovedì 5 novembre 2015

Sulle note di "Ride" di Lana Del Rey vi scrivo questo nuovo post. Oggi ho intenzione di parlare di una delle fasi più importanti della vita: l'adolescenza (io ho 15 anni e 11 mesi) .Un'età cruciale oserei dire, e non parlo solo per esperienza personale, infatti credo che se domandaste a un qualunque adulto di descrivere l'adolescenza in un'unica parola direbbe sicuramente "caos" o "confusione". Sia chiaro, non voglio dire che questa sia un  brutto periodo, ma penso che è proprio durante questa fase che si forma il carattere di un individuo e proprio perché forgiato da litigi, nuove esperienze, pianti e risate si trattta di un'età difficile. E' comunque un "passaggio" che tutti dobbiamo attraversare e varcare e quando avremo passato questo "passaggio" (inteso nel senso più materiale della parola), beh, lì ci guarderemo indietro e penseremo che in tutto quel "caos" abbiamo lasciato parte di noi e che quello stesso "caos" ci ha lasciato parte di se stesso. A parer mio, ogni cosa ci segna e certe cicatrici svaniscono nel tempo perché superflue ma altre ,invece, ci marcano per sempre. Durante l'adolescenza si ci scontra, anche se in minima parte, con la Vita vera e propria e uno dei problemi più ricorrenti ad esempio è la scuola, anche se io non la ritengo un vero problema perché almeno io studio e ottengo discreti risultati, quindi alla fin fine basterebbe mettersi semplicemente a studiare un po'; comunque sia ci sono sempre delle eccezioni.
Poi ci sono i primi amori, i primi baci ma non è di questo che voglio parlarvi oggi.
Ci sono le bugie dette ai genitori e i pianti soffocati nei cuscini, i dispiaceri annegati nel gelato (cioccolato, nel mio caso) le amicizie perse e quelle acquistate, ma anche i film, i libri letti cercando frasi che descrivano i nostri sentimenti, le giornate passate fuori senza tornare a casa, le sbronze, le prime volte, le giornate a mare e i primi progetti. Per me però la parte più bella è il rischio; a volte si devono chiudere gli occhi e senza pensare, gettarsi giù sentendo quel brivido che attraversa il corpo mentre si rischia. Questa è l'età giusta per rischiare quindi rischiate ora, perché poi non potrete più.
 A volte ho pensato di non essere abbastanza pronta per affrontare tutto questo, abbastanza pronta per rischiare, ma "siamo stati scelti per questa vita perchè siamo abbastanza forti per viverla", così ho rischiato.
A volte ho pensato che il giudizio della gente fosse più importante del mio, ma sta a noi scegliere come reagire a tutte quelle voci, e io vi consiglio di lasciar correre perché in fondo restano comunque parole che verranno dimenticate prima o poi. In qualunque caso NOI siamo l'unica persona con cui trascorreremo tutta la vita perciò badate solo al VOSTRO giudizio.
A volte ripensando alle amicizie perse ho creduto di avere tutta la colpa, ma mi sono resa conto che mi sbagliavo perché chi vuole restare resta.
A volte però penso a ciò che ho già visto e anche a costo di sembrare presuntuosa posso dirvi che penso di aver fatto comunque un buon lavoro, sono fiera di ciò che sono diventata e non mi pento di nulla perché le cose che ho fatto, errori o meno, mi hanno portata qui;
Ma sapete cos'altro penso? Che l'adolescenza è un bellissimo viaggio, ma come ogni viaggio non può essere apprezzata pienamente senza una buona compagnia, per cui circondatevi di persone che vi facciano ridere, sorridere, che vi consolino e che restino quando altri vanno via, ma sopratutto ricordatevi di esserci per qualcuno, anche una sola persona: non ha senso avere una spalla su cui piangere senza essere la spalla di nessuno.
Detto, o meglio, scritto ciò vi lascio con questa frase:

  "Lei può scontrarsi con la vita, se lei si lascia scappare quest'occasione sarà il suo cuore a diventare secco e fragile, come il mio scheletro, perciò si lanci [...]"

Lauren Poulain

mercoledì 4 novembre 2015


Allora, come penso sia facile dedurre Lauren Poulain non è il mio vero nome, infatti, essendo questo un blog anonimo, semplicemente mi firmerò così (ho scelto questo nome ispirandomi a uno dei miei film preferiti).
Qui condividerò con voi i miei pensieri e scriverò, cambiando alcuni dettagli, ciò che mi accade giorno per giorno esponendo le mie personali opinioni, che voi sarete liberi di condividere o meno. Vorrei comunque ricordare che si tratta di uno sfogo, ma anche di un mezzo per scambiare consigli. Beh, penso di aver detto più o meno tutto per cui vi lascio al blog e vi auguro una buona visione.

Lauren Poulain