Sulle note di "Ride" di Lana Del Rey vi scrivo questo nuovo post. Oggi ho intenzione di parlare di una delle fasi più importanti della vita: l'adolescenza (io ho 15 anni e 11 mesi) .Un'età cruciale oserei dire, e non parlo solo per esperienza personale, infatti credo che se domandaste a un qualunque adulto di descrivere l'adolescenza in un'unica parola direbbe sicuramente "caos" o "confusione". Sia chiaro, non voglio dire che questa sia un brutto periodo, ma penso che è proprio durante questa fase che si forma il carattere di un individuo e proprio perché forgiato da litigi, nuove esperienze, pianti e risate si trattta di un'età difficile. E' comunque un "passaggio" che tutti dobbiamo attraversare e varcare e quando avremo passato questo "passaggio" (inteso nel senso più materiale della parola), beh, lì ci guarderemo indietro e penseremo che in tutto quel "caos" abbiamo lasciato parte di noi e che quello stesso "caos" ci ha lasciato parte di se stesso. A parer mio, ogni cosa ci segna e certe cicatrici svaniscono nel tempo perché superflue ma altre ,invece, ci marcano per sempre. Durante l'adolescenza si ci scontra, anche se in minima parte, con la Vita vera e propria e uno dei problemi più ricorrenti ad esempio è la scuola, anche se io non la ritengo un vero problema perché almeno io studio e ottengo discreti risultati, quindi alla fin fine basterebbe mettersi semplicemente a studiare un po'; comunque sia ci sono sempre delle eccezioni.
Poi ci sono i primi amori, i primi baci ma non è di questo che voglio parlarvi oggi.
Ci sono le bugie dette ai genitori e i pianti soffocati nei cuscini, i dispiaceri annegati nel gelato (cioccolato, nel mio caso) le amicizie perse e quelle acquistate, ma anche i film, i libri letti cercando frasi che descrivano i nostri sentimenti, le giornate passate fuori senza tornare a casa, le sbronze, le prime volte, le giornate a mare e i primi progetti. Per me però la parte più bella è il rischio; a volte si devono chiudere gli occhi e senza pensare, gettarsi giù sentendo quel brivido che attraversa il corpo mentre si rischia. Questa è l'età giusta per rischiare quindi rischiate ora, perché poi non potrete più.
A volte ho pensato di non essere abbastanza pronta per affrontare tutto questo, abbastanza pronta per rischiare, ma "siamo stati scelti per questa vita perchè siamo abbastanza forti per viverla", così ho rischiato.
A volte ho pensato che il giudizio della gente fosse più importante del mio, ma sta a noi scegliere come reagire a tutte quelle voci, e io vi consiglio di lasciar correre perché in fondo restano comunque parole che verranno dimenticate prima o poi. In qualunque caso NOI siamo l'unica persona con cui trascorreremo tutta la vita perciò badate solo al VOSTRO giudizio.
A volte ripensando alle amicizie perse ho creduto di avere tutta la colpa, ma mi sono resa conto che mi sbagliavo perché chi vuole restare resta.
A volte però penso a ciò che ho già visto e anche a costo di sembrare presuntuosa posso dirvi che penso di aver fatto comunque un buon lavoro, sono fiera di ciò che sono diventata e non mi pento di nulla perché le cose che ho fatto, errori o meno, mi hanno portata qui;
Ma sapete cos'altro penso? Che l'adolescenza è un bellissimo viaggio, ma come ogni viaggio non può essere apprezzata pienamente senza una buona compagnia, per cui circondatevi di persone che vi facciano ridere, sorridere, che vi consolino e che restino quando altri vanno via, ma sopratutto ricordatevi di esserci per qualcuno, anche una sola persona: non ha senso avere una spalla su cui piangere senza essere la spalla di nessuno.
Detto, o meglio, scritto ciò vi lascio con questa frase:
"Lei può scontrarsi con la vita, se lei si lascia scappare quest'occasione sarà il suo cuore a diventare secco e fragile, come il mio scheletro, perciò si lanci [...]"
Lauren Poulain